(R)Iceland, diario di viaggio, Gullfoss e Þingvellir

La mattina ci svegliamo a scaglioni, mentre qualcuno utilizza il bagno, gli altri preparano caffè e colazione. Appena il bagno si libera ci si dà il cambio. Un meccanismo che funziona alla perfezione anche perché, viste le esigue dimensioni del cottage, non potrebbe essere altrimenti. 

Chiudiamo le valigie e le carichiamo sull’auto, stavolta prestiamo la massima attenzione a comporre il tetris sfruttando tutti gli spazi possibili. Sergio, l’ingegnere del gruppo, fa un ottimo lavoro. Decidiamo di fare una foto per ricordarci come caricare il tutto il giorno seguente.

Ci dirigiamo quindi a Gullfoss, la prima di una serie lunghissima di cascate che vedremo durante il nostro viaggio lungo la Hringvegur: la lunga strada ad anello che circonda l’Islanda.

La cascata è davvero impressionante, vedere la potenza con cui l’acqua percorre il salto lascia a bocca aperta. 

Gullfoss
Guido, Pioppi, Giuls, Raffa, Sergio ed io

Rimontiamo in macchina e, dopo circa 60 km raggiungiamo Þingvellir, il sito storico più importante di tutta l’Islanda. I vichinghi vi fondarono il primo parlamento democratico del Nord Europa nel 930 d.C. Ma Thingvellir non è importante solo per questo è anche un luogo geologico molto particolare, qui infatti è possibile vedere la placca tettonica Europea e quella nord americana che si allontanano ad una velocità massima di 1,8 cm/anno. Praticamentepiù della metà della velocità con cui ci crescono le unghie. Impressionante, eh? 

Credete sia tutto qui? Ma nemmeno per sogno! Neanche qui possono mancare le cascate. Thingvellir, inoltre, è anche la sede del lago più grande d’Islanda, importante punto di sosta di molti uccelli migratori. Noi sfortunatamente non ne vediamo in quanto siamo ad agosto e molti uccelli migratori sono già volati via, compreso il puffin, uccello tipico islandese.

Nessuna descrizione della foto disponibile.
Thingvellir

Trascorriamo molto tempo passeggiando tra i canyon generati dalle faglie osservando la potenza della natura, poi pranziamo e ci rimettiamo di nuovo in strada. La nostra prossima tappa è Snorrassadir, un villaggio sulla costa Ovest. Per raggiungerlo possiamo optare per due soluzioni: continuiamo sulla Hringvegur oppure proseguiamo su una F-Road, strade che è permesso percorrere soltanto in alcuni periodi dell’anno ed esclusivamente con mezzi 4×4. Considerato il bel tempo e che le previsioni non mettono pioggia se non per la tarda serata decidiamo di avventurarci sulla F-Road. Lungo la strada vediamo enormi campi lavici con tantissimi arcobaleni tutti intorno. Passiamo vicino al ghiacciaio Langjokull ma ovviamente proprio in quel momento è calata una nebbia fittissima che ci impedisce di vederlo. 

Arriviamo a Snorrassadir e andiamo alla ricerca della fattoria dove dormiremo stanotte. Ci accoglie il fattore con stivali al ginocchio completamente infangati e ci accompagna nella nostra umile dimora. Umile si fa per dire, quando apre la porta del cottage in legno si apre davanti a noi una sala enorme sulla quale affacciano 5 stanze, quasi una a testa, oltre che una meravigliosa cucina della quale Giulia si appropria appena mette piede in casa. La vista dalle finestre della cucina è fenomenale, una vasta distesa verde con tante staccionate e le montagne sullo sfondo. 

Ringraziamo il fattore che se ne va ma restiamo con un dubbio, nell’annuncio c’era scritto che c’era la jacuzzi ma dove è? Probabilmente era una fregatura, usciamo fuori sul terrazzo del retro ed ecco che la jacuzzi appare davanti ai nostri occhi. Dalla vista della jacuzzi al metterci il costume credo che siano passati 3 nano secondi. Ci immergiamo in questa fantastica acqua termale che sa di zolfo, i muscoli si rilassano e il nostro corpo ringrazia.

Anche stasera, tanto per cambiare, risotto liofilizzato agli asparagi. 

Una vera delizia.

Pubblicato da Liunor Tripping

Ciao a tutti, sono Eleonora Crescenzi Lanna alias Liunor Tripping. Nasco col desiderio della scoperta. Viaggio facendo di ogni partenza l'inizio di una piccola rinascita. Non sopporto la routine ed il naturale affievolirsi delle cose. Cerco sempre nuovi stimoli e nuove avventure. Uso la fotografia ed il racconto di viaggio per condividere con gli altri la bellezza del Mondo, per invogliare alla partenza. Dal 2018 sono coordinatrice di Avventure nel Mondo.

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